Cambio candele BMW F 800 GS

La cicciona invecchia, siamo ai 60.000km e tocca fare il tagliandone, che poi non è chissà cosa di diverso dal solito, è solo che coincidono più lavori di manutenzione ordinaria contenporaneamente, e serve passare un paio di giornate al box a lavorare. Catena corona e pignone, olio, filtri, e il malefico cambio candele. Diciamo che ad esclusione del cambio candele, tutto il resto in giornata si fa, il problema è arrivare alle candele... c'è da tirare giu mezza moto. In questo articolo tratto il solo lavoro alle candele.

   

Per il cambio olio e filtria questo link l'articolo, Per il cambio corona, pignone e catenaa questo link l'articolo. Lo smontaggio delle carene in questo articolo, si riferisce al modello 2010 della moto, per i modelli successivi cambia di molto il processo. Si comincia a individuare tutte le vitti da togliere, che non sono poche e qualcuna anche un pò nascosta. Si devono smontare tutte le carene, compreso il becco sotto al faro. 

   

   

Le viti si trovano tutte intorno al radiatore, due per lato, sotto al becco frontale altre quattro, sempre due per lato, che comporta anche la rimozione di un piccolo supporto nascosto dietro, subito sotto al faro. Per chi come me monta il paramotore HEED, qui il link al lavoro del montaggio del paramotore, si troverà un problema in più... le carene non escono con i tubolari montati. Fortunatamente si tratta di pochi cm e si riesce a risolvere allentando tutti bulloni che tengono il paramotore. In questo modo flette in necessario a creare lo spazzio per l'estrazione delle carene.

   

   

Nel video che si trova a fine articolo, magari ci si riesce a fare un'idea più chiara del tempo perso tra paramotore HEED e carene da smontare. Una volta tolte tutte le carene, si dovrà togliere anche la batteria. Per chi come me ha montato ammennicoli e accessori vari che si alimentano dalla batteria, sarà un scocciatura in più dover districare un bel mazzo di cavi in più che dovrà poi essere risistemato di nuovo a fine lavoro.

    

Si passa a scollegare i connettori della valvola AIS e del sensore IAT. Occhio che sotto all'aibox c'è un altro connettore nascosto, del motorino del minimo, da scollegare. Più avanti nell'articolo ci sono le foto nel dettaglio. Sopratutto ci si deve RICORDARE di ricollegarlo... il sottoscritto l'ha dimenticato ritrovandosi poi il minimo instabile a motore caldo, con qualche spegnimento inaspettato al semaforo.

    

Una volta tolta la batteria, si riesce ad accedere a due delle quattro viti complessive che tengono fermo l'airbox. Magari per comodità e per lasciare più spazio libero per lavorare, si può togliere anche il comperchio del filtro dell'aria. Le altre due viti si trovano nella parte più centrale della moto, sotto la sella. Più avanti ci sono atre foto a documentare.

    

Nella parte sinistra, davanti dell'airbox, c'è  un ferma cavi assurdo... non la capisco proprio bmw quando fa ste cose, una banale fascetta no, era troppo normale... si tratta di un ferma cavi che addenta un piccolo supporto in pastica. Lo si deve un pò violentare per toglierlo.

    

Siamo solo a metà del lavoro. Si deve smontare anche il supporto della sella che ospita il blocchetto della chiave per aprire e sollevare la sella. Qui ci sono le altre due viti inferiori che tengono fermo l'air box di cui parlavo prima. Un pò antipatica da smontare questa parte, c'è da tagliare qualche fascetta per liberare i cavi che ne sono legati.

    

Tolta anche qusta parte, finalmente l'airbox è libero. Ci sono però sotto 4 tubazioni ancora da scollegare, più i due innesti delle prese d'aria sui carburatori. Qui sotto i primi due tubicini che si scollegano facilemente, ma altrettanto facilmente ho sentito storie di qualcuno che è riuscito a rompere l'attacco in plastica sull'airbox, occhio...

   

E adesso sia arriva al famoso connettore del motorino del minimo a cui mi riferivo prima. Nella parte destra, sotto l'airbox si vede il connettore in giallo. Scollegato quello, ci si deve occupare del tubicino che va alla valvola AIS in alto. Io ho preferito smontare la valvola con tutto il tubo attaccato, evitanto di traumatizzare i collegamenti del tubo stesso. Si tratta di due sole viti da togliere, molto più facile.

   

Manca solamente l'ultimo tubo da scollegare, è proprio al di sotto dell'aibox. Si deve sollevare l'airbox stesso e si può vedere il tubo in questione. Con una pinza si allarga la fascetta metallica e si scollega dall'airbox, lasciadolo l'altro lato collegato alla moto. Finalmente si più accedere al motore sotto e alle due bobine. Queste richiederebbero un estrattore per essere tolte... teoricamente...

   

Si scollegano quindi i cavi che alimentano le bobine e si comincia la lotta per togliere le bobine stesse. Come dicevo, servirebbe un estrattore ma cercando e provando vari attrezzi nel box, mi sono accoro che una banale pinza da apertura regolabile, riesce ad agganciare la bobina senza stringerla ma incastrandosi perfettamente nelle sue scanalature. Con un panno a protezione, si aggancia la bobina e si tira via comodamente.

   

   

Tolte le due bobine, finalmente si accede alle candele. Qui ho avuto un imprevisto. Per svitare ed estrarre le candele, apparentemente la chiave che ho usato componendo vari accessori, sembrava lavorare bene. Quando poi ho cercato di montare le nuove candele, mi sono accorto che non riuscivo ad avvitarle nel moto giusto. Si tratta di un problema di pochi decimi di millimetro nel diametro della chiave che deve entrare nel foro della testa del motore. La mia andava a toccare le pareti esterne nell'imbocco del foro delle bobine, e non avvitava fino in fondo la candela.

    

    

Si deve usare necessariamente una chiave che ha il diametro esterno al massimo di 22 millimetri, se si eccede questa misura, si rischia di montare le candele in maniera scorretta senza accorgersene. Un problema non da poco. Non iniziate il lavoro se non avete questa chiave.

    

Qui sotto le foto della candela con 60.000km sulle spalle. Si vede nella parte destra il segno dell'usura che ha consumato il polo centrale. Ho montato candele all'iridio sperando nella loro vita più lunga, mgari mi evito di rifare il lavoro troppo spesso.

    

Qui sotto il video completo del lavoro fatto, un riassunto veloce dei passaggi principali, buona visione:

 
 

 

 

 

Ripristino manopola riscaldata F 800 GS

Dopo quasi 11 anni di onorato servizio, la manopola sinistra da un giorno all'altro ha smesso di scaldare, proprio in pieno inverno, una bella scocciatura. Consapevole di come è fatta la resistenza che genera calore, le speranze di riuscire a riattivarla le vedevo molto basse. E' in materiale plastico che racchiude la resistenza vera e propria. La cosa rende irraggiungibile elettricamente il conduttore per farne dei test. C'è da dire che non sono tutte fatte in questo modo, credo che nei primi modelli ci sia un cavo a vista che avvolge la manopola, molto più pratico e funzionale in caso di riparazione.

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Non so quanto sia una coincidenza o meno, ma si tratta della stessa manopola che qualche mese fa ho lavorato per sostituire la copertura in gomma consumata. Credo che la nuova manopola, non essendo di fatto fissata sopra la resistenza, con il tempo tende a muoversi leggermente, stressando forse la pellicola della resistenza sotto... non lo so, sono solo supposizioni. Fortunatamente, come si vede dalle foto qui sopra, la manopola si riesce a togliere facilemente e si accede di nuovo alla resistenza sotto. Il problema pricipale è stato trovare il modo di arrivare a contatto con la parte metallica delle resistenza stessa sotto la plastica di copertura. Gira che ti rigira, ho pensato dremel, rasando leggermente la superficie, con mooooolta attenzione, si riesce a scoprire il conduttore per fare le verifiche di continuità. 

        

Ho diviso idealmente la manopola in 4 settori, scoprendo il conduttore in 4 punti diversi. Con il tester poi ho verificato la continuità tra i vari settori, ed ho scoperto che in uno di questi, c'era l'interruzione. Individuata la zona, ho scoperto poi altri punti per cercare di restringere più possibile la zona interrotta. In poco tempo ho trovato il punto incriminato. Nella zona interrotta, visivamente non c'era alcun segno di rottura o altro, perfetta, senza problemi visibili. A questo punto ho cercato di scoprire ulteriormente il conduttore per poter tentare una saldatura. Mi sono reso subito conto che il dremel era comunque troppo distruttivo per quanto delicato cercavo di essere. Nella foto qui sopra a destra si vede che ho decisamente esagerato nel tentativo di scoprire il conduttore. Sono passato quindi ad usare cartavetrata fine, e piano piano, con molta pazienza si riesce a scoprire il conduttore in modo perfetto per tentare la saldatura.

        

Con un buon saldatore e un tocco rapido, sono riuscito a fare due discrete saldature per ripristinare la continuità su tutta la resistenza. Sono molto dubbioso sulla tenuta nel tempo di questa riparazione, ho pensato di passare del nastro isolante sia per tenre fermo il pezzo di cavo aggiunto, che per ricoprire le zone che avevo scoperto per trovare l'interruzione. Come di consueto da un pò di tempo, quando posso faccio anche un video del lavoro, che forse chiarisce meglio alcuni passaggi. Qui sotto il video del lavoro completo.

 
 

F 800 GS interruttore stop rotto

Mi sono accorto di avere lo stop della moto sempre acceso, e chissà per quanto tempo ci sono andato in giro in questo modo. Dopo una rapida ricerca sulla moto, ho trovato l'interruttore del freno anteriore rotto, spezzato di netto. Chissà in quale occasione o caduta sarà capitato... mah... comunque... non è stato immediato capire da dove derivava il problema, ho scoperto infatti che il circuito lavora "diciamo" al contrario, cioè gli interruttori dei due freni, sono normalmente chiusi.

        

Quindi, al rompersi di un interruttore, ti si impippa tutto il circuito e lo stop resta sempre acceso... che fenomeni in bmw, devono sempre essere alternativi... farli con un interruttore classico avrebbe evitato il blocco dello stop sempre acceso, e avrebbe continuato a funzionare con quello del freno dietro. Mentre aspettavo l'arrivo dell'interruttore nuovo, ho ponticellato il connettore del sensore al manubrio per rimettere in funzione lo stop almeno con il pedale del freno dietro, foto qui sopra.

        

Dalle foto qui sopra si può vedere che l'interruttore si è spezzato in due parti, nella foto a destra si vede il vecchio e il nuovo a confronto, manca una parte che è rimasta nella leva del freno. Trovare l'interrutore su web ad un prezzo umano mi è stato impossibile, si trovava intorno ai 40 euro... poi fortunatamente gli amici del gruppo facebook mi hanno salvato e spedito a casa un interruttore che avanzava a qualcuno, mitici!!

        

Si deve smontare il paramani per arrivare alla piccola brugola che tiene fermo l'interruttore, e qualla infame credo sia stata bloccata con del frenafiletti all'origine. L'ho trovata bloccata, le dimensioni minuscole poi non permettono di forzare troppo, si rischia facilmente si spanare tutto e rimanere poi con un bel problema. Ho provato con WD40 ma niente, poi ho pensato di scaldare la parte, e finalmente piano piano ha poi ceduto, ed ho potuto togliere il pezzo rimasto per far posto poi al nuovo interruttore.

        

        

Ovviamente bmw ha pensato di usare un ammennicolo minuscolo a fare da fermo insieme alla brugola, una sola vite passante era troppo complicata da pensare... facciamo tutto in due parti facilemte perdibili chissà dove alla prima manovra sbagliata che si fa. Senza parole. Le foto qui sopra mostrano il piccolo affarino da spostare dal vecchio al nuovo interruttore.

        

Rimontato il nuovo interruttore, passo uin pò di tempo per trovarne la giusta posizione per attivarsi con il movimento della leva del freno. Mi sono accorto che la sporgenza dal punto di attacco al connettore del cavo elettrico, è veramente lunga. Si genera una leva che alla minima pressione generata dal filo elettrico, lo spezza di nuovo. Allora ho pensato di infilare uno spessore in gomma sopra l'interruttore, e mettere una piccola fascetta per evitare qualsiasi tipo di movimento a leva che potrebbe troppo facilmente romperlo di nuovo. Qui sotto un piccolo video del lavoro:

 
 

Errore DWA BMW F800 GS

E alla fine anche questo è arrivato... l'errore dwa a cruscotto, criptico che non aiuta minimamente a capire quale sia il problema. Per fortuna che c'è il web, ci sono passati in tanti, si tratta delle batterie dell'antifurto che hanno raggiunto il limite di scarica impostato. L'errore dwa cosi come compare, magari il giorno dopo sparisce per qualche giorno, ci illude che sia tutto passato, ma appena c'è un nuovo calo di tensione, torna a farsi vedere. Ho notato che quando il messaggio dwa si fissa per un paio di giorni, la centralina comincia a mettere in atto alcune manovre preventive. Disattiva in maniera permanente le manopole riscaldate. Altre volte era capitato che decidesse di non farle funzionare, bastava spegnere e riaccedere la moto per convicerla che c'era abbastanza corrente per attivarle. Con l'errore dwa fisso, le ha spente, e non c'è stato più verso che le riattivasse. Solo al terzo giorno, quando improvvisamente il messaggio dwa è sparito di nuovo, ha deciso di ridare corrente alle manopole.

        

Per curiosità, mi sono collegato alla centralina per vedere se ci fossero ulteriori informazioni da vedere. Ho trovato conferma di quello che gia sapevo, un errore legato alla batteria (foto qui sopra a destra). Ho potuto verificare un unlteriore dettaglio, la data di produzione dell'antifurto, che probabilmente coincide con la vita delle batterie, che è del 2009. Le batterie da sostituire si trovano facilemente su amazon, ce ne sono di varie marche, io casualmente avevo gia in casa il modello giusto e la stesso produttore. Scollegato il cavo che arriva all'antifurto, mi sono accorto che per raggiungerlo si deve necessariamente smotare tutta la parte superiore del codino della moto, qui sotto le foto di alcuni passaggi necessari per me che monto la piastra givi.

      

      

      

Una volta raggiunto l'antifurto, si riesce a togliere le viti che lo chiudono senza doverlo togliere fisicamente dalla moto. Mi sono accorto solo dopo, che probabilmente non è necessario togliere fisicamente la piastra del baule, perchè la plastica che copre l'antifurto, è tenuta ferma solo da due viti accessibili, mentre la parte dietro che va sotto la piastra, è ad innesto, non ci sono viti o altro da raggiungere. Una volta aperto l'antifurto, nel coperchio superiore si trova la sirena e l'alloggiamento della batterie. Nelle foto qui sotto il dettaglio che chiarisce meglio di cosa parlo.

       

Si devono scollegare i due cavi che si vedono i foto, quello che va alle batterie, e quello che slimenta la sirena. I connettori sono fisicamente diversi, non ci dovrebbe essere il problema poi nel rimontaggio di invertirli se si dimentica la posizione originale. Si accede finalmente all'allogiamento delle batterie, due al litio CR123A. Si cambiano come si potrebbe fare con un telecomando del televisore. Fatto questo, si rimonta tutta la moto, e via di nuovo a far danni... :-)

        

Magari nel rimontare il tutto, un occhio particolare di attenzione alla guarizione rossa che sigilla l'antifurto, difficilmente si rovina, ma deve essere rimontata perfettamente in piano, e le vitio non troppo strette per non deformarla troppo. Qui sotto un breve video dove si vedono i passaggi di quando ho verificato nella centralina che tipo di errori eerano loggati.

 
 

Cambio manopola frizione F 800GS

Anche per me, alla soglia dei 50.000km, le manopole manifestano una certa usura evidente, sopratutto quella sinistra della frizione. Mi sarei aspettato il contratrio, cioè che quella del gas subisse la maggior usura, probabilmente in fuoristrada invece, la mano sinistra è quella che lavora di più a far untenuta sul manubrio ben salda, il gas per ovvi motivi va tenuto più sotto controllo. Tempo fa avevo gia comprato le manopole nuove da montare, seguendo quello che gia altri per il web avevano fatto, il modello più adatto è quello che si vede qui sotto nella foto di destra.

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Apparentemente, leggendo qua e la sul web, questa operazione mi era sembrata più tosto facile da fare, ma in reqaltà poi non proprio una passeggiata da fare. Concettualmente è banale da fare, ma ci sono alcune fasi del lavoro che richiedono una attenzione chirurgica per evitare di compromettere la resistenza del riscaldamento. Considerando poi che questa è la sola manopola sinistra, quella fissa dove si può lavorare con una certa libertà, con un problema in meno rispetto a quella del gas, cioè è fissa, l'altra del gas va manovrata con una attenzione in più al meccanismo di rotazione. Qui sotto le foto per iniziare, si smonta il paramano e si comincia a tagliare la manopola. Ho iniziato dall'esterno che sembrava più pratico da fare.

        

Tutto sommato la gomma della manopola cede molto facilmente sotto il taglierino partendo dall'esterno, molto più complicato quando ci si avvicina al blocchetto dei comandi. Li la plastica aumenta di spessore ed è un pò problematico tagliare, sopratutto perchè è la parte più critica, cioè dove arrivano i cavi elettrici del riscaldamento che non sono visibili, sono annegati nella gomma e si avanza alla cieca, proprio dove si è costretti ad usare più forza nel tagliare. A farmi compagnia c'era mia figlia, che aveva idee diverse dalle mie per tagliare e togliere la maniopola, con messaggo scritto su un bigliettino me lo ha fatto capire bene che secondo lei le cose si dovevano fare diversamente.... :-) foto in basso a destra.

        

        

Dopo vari tentativi e tagli millimetrici, finalmente gran parte della manopola viene via, lasciando però non pochi residui da rifinire. Come gia detto, la parte problematica è quella di trovare dove sono posizionati i cavi di alilmentazione della resistenza. Si trovano nella parte davanti della manopola, le foto qui sotto chiariscono il punto esatto dove li ho trovati, e anche una certa fortuna nel non averli tagliati. 

        

Una volta ripulito al meglio i residui di gomma, ho verificato che il riscaldamento funzionasse ancora, mettere la nuova manopola ed accorgersi poi che non funziona la resistenza sarebbe un pò masochistico, da ricominciare da capo e trovare il problema. Ho fatto il primo test di inserimento per capire quanto fosse difficoltoso far scorrere la nuova manopola. Entra facilmtnte all'inizio, ma poi l'aderenza si fa importante e si rischia di rimanere a metà strada non riuscendo più ne ad andare avanto ne a tornare dietro. Quindi, cosi come letto in giro per il web, ho messo su un pò di spirito che ha reso tutto fin troppo facile. La manopola è entrato fino in fondo al primo colpo senza troppa fatica, permettendo poi anche di sistemarla millimetricamente.

      

      

A lavoro finito, diciamo che non sono stato proprio soddisfatto, la nuova manopola non spiana bene perchè ho lasciato molta gomma sulle sporgenze che tengono in posizione la resistenza. Ho ritenuto più importante assicurarmi che queste non perdessero la loro resistenza e funzione meccanica eni confronti della resistenza non pensando che poi sarebbero stato molto evidenti. Non proprio bello da vedere fose ma in realtà sotto la mano e con i guanti non si percepisce alcun che. Qui sotto il video di tutto il lavoro fatto, magari si comprende meglio la facilità, o difficoltà del lavoro.