BMW-GS 1200 in prova

Grazie alla generosità di un amico, ho avuto la fortuna di poter provare in un paio di situazioni diverse un BMW GS 1200 accessoriato con tutta l’elettronica che mamma bmw ha potuto inventare per questo modello. Potrebbero sembrare anche eccessivi tutti quei gingilli elettronici ma quando poi fanno la differenza ci si accorge che invece aiutano a mantenere costante e alto il livello di sicurezza che il mezzo può dare.

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 Per raccontarne una, un giorno il mio amico si è fermato ad un benzinaio, ha fatto il pieno, ha gonfiato le gomme, ed è partito per un giro sul Terminillo. Dopo qualche chilometro di strada si è accesa la spia della pressione delle gomme…! Si è fermato pensando di aver bucato, invece il sensore sulla ruota è stato cosi preciso che ha segnalato il fatto che aveva dimenticato di riavvitare il tappo della valvola dell’aria. Questo piccolo e insignificante dettaglio faceva variare la pressione della gomma mooooolto lentamente. Normalmente ci si sarebbe accorti della cosa probabilmente qualche settimana dopo, o chissà quanti chilometri dopo, ma con quel gingillo sono bastati pochi chilometri per segnalare la cosa. Elettronica inutile? Quando te lo raccontano pensi magari che sia eccessiva ma la volta che quell’elettronica fa il suo mestiere, la differenza c’è!

La prima volta che ci sono montato sopra la sensazione non è stata delle più amichevoli: il serbatoio è grande, il manubrio e il cupolino alti… Trasmette la sensazione di qualcosa di grande, ingombrante e pesante.

Una volta avviato il motore, il sound e le vibrazioni continuano a confermare che si tratta di un mezzo di una certa massa e consistenza. Sicuramente per chi è alle prime armi su due ruote non è per niente una sensazione amichevole ma indipendentemente da questo (come dico sempre) il mezzo va comunque rispettato per quello che è.

Una volta messa in moto e prese le misure sul posteriore (che montava tutti e tre i bauli) sono partito: i primi metri sono stati un po’ timorosi per le misure e gli ingombri ma una volta preso un rettilineo e salite le varie marce ci si accorge che tutti i timori per il peso e gli ingombri sono dovuti solamente ad una impressione visiva. Mentre si fa strada la moto trasmette leggerezza e agilità, è come se si rimpiccolisse tra le gambe… sono 110 cavalli ma non sono per niente invasivi o bruschi, docili docili da gestire. Dopo qualche km è venuta subito la voglia di assaggiare di che pasta è fatta la moto e il motore, cosi spalanco un po’ di gas e maltratto un minimo cambio e freni. È incredibile come resta docile e mai, dico mai brusca! La moto non era la mia e quindi mi dovevo per forza contenere nell’usarla, ma la facilità con cui si faceva domare, dopo 10 minuti mi ha permesso di sciogliermi un bel pò, di prima lasciavo che impennasse, infilavo la seconda per poi spalancare di nuovo e lasciare che il muso ancora cercasse di andare su, alla terza marcia ci si deve dare una regolata perché si è arrivati ad una certa velocità che comincia a fare il gioco pericoloso.

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Ma una moto non si giudica dal solo motore, così ho pestato un po’ anche sui freni e sull’abs… inutile dire che è perfetto! Entra e non è invasivo, le vibrazioni del motore dell’abs si sentono poco sulle leve ma il lavoro che fa trasmette sicurezza. Insomma, in soli 10 minuti (nonostante i tre bauli dietro) le sensazioni che avevo erano quelle di una moto di almeno la metà del peso e dimensioni. Si lascia portare e domare con molta facilità.

Tra i vari accessori che monta ci sono le manopole riscaldate che entrano in funzione in pochi secondi. Ha due posizioni di calore, e io l’ho provata senza guanti a circa 8 gradi… sensazione di calore molto piacevole alla prima posizione. Volevo leggermente un po’ più di calore e allora ho usato la seconda posizione… esagerata senza guanti, le manopole scottano!

Ho avuto l’opportunità di testare un po’ anche il controllo di trazione, e devo dire che mi ha sorpreso molto per l’ottimo lavoro che fa… almeno nella condizione in cui l’ho provato io: sulla spiaggia.. penso tra i peggiori terreni: si affonda facilmente ed è impossibile dare gas senza scavare buche. Immaginavo che il controllo di trazione fosse da interpretare in off un po’ come per l’abs, meno c’è meglio è... invece è l’opposto. Ho provato un primo giro senza aiuti dell’elettronica, e come mi aspettabo ho subito scavato la fossa. Non è stato poi troppo difficile uscirne nonostante le gomme decisamente stradali: lavorando di frizione e gas è riuscita a scavallare la buca e prendere poi l’andatura. Restava comunque impegnativa sul gas e sulla frizione nel riuscire a trovare il giusto equilibrio per non sprofondare.

   

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Ho poi testato lo stesso piccolo percorso con il controllo trazione abilitato al suo massimo. Dico al suo massimo perché è regolabile su tre posizioni: niente controllo, mezzo controllo diciamo, e massimo controllo. Al massimo del controllo è molto invasivo: dai gas e il motore muore proprio sotto il gas… arriva quasi a scoppiettare allo scarico. Comunque ci si può fermare e si riparte senza affondare troppo ma decisamente non concede niente al gas (impostazione molto rigida e invadente). Nella posizione intermedia invece c’è la vera magia! Il motore tende a morire meno sotto il gas, trasmettendo una maggiore percezione della ruota dietro che scava la sabbia senza mai essere devastante come quando è a motore libero. Dico che è una magia perché senza controllo si costretti  a lavorare sulla frizione e sul gas, impegnando quindi non poco tutta la frizione a metà corsa e relativa fatica meccanica, mentre con il controllo di trazione parziale ci si può dimenticare della frizione e concentrarsi solo sul gas anche in maniera brusca, il resto del lavoro lo fa la moto lasciando quella situazione di frullamento della ruota dietro sempre al giusto punto di trazione…

Altra verifica che ho potuto fare, è quella sui consumi, nota dolente di certe cilindrate (e qui si parla di 1200cc e 110 cavalli). Il test si è svolto cosi: il mio amico in due sulla moto, e io in macchina l'ho seguito sempre a vista su un tratto di strada di poco meno di 90Km. Il tutto fatto rigorosamente a velocità codice, e un occhio agli autovelox, quindi un andatura decisamente soft. Il GS è partito segnando 17,5 km/l mentre la mia macchina, una 1400 diesel, segnava gia una buona media sui 21,8 km/l. Durante tutto il viaggio siamo rimasti sempre a vista mantenendo un’andatura tra noi quasi identica, e il risultato finale è piuttosto inaspettato… Speravo che il GS migliorasse la sua media, ma non è stato cosi. Qui sotto le foto parlano chiaro, la macchina è salita ad una media di 22,2km/l mentre il GS è rimasto fisso a 17,5km/l.

   

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Che dire di più… solo che per quanto la si racconta questa moto va provata! Prima o poi riuscirò a fare un test anche sulle varie regolazioni delle sospensioni… Prima o poi…

 

Aggiornamento:

Abbiamo ripetutto il test dei consumi partendo da Roma verso Terracina (circa 80km), azzerando l'indicatore dei consumi del GS. Il percorso è stato fatto a velocità codice senza eccessi, ed il risultato è stato molto diverso... qui sotto nella foto vedete il risultato.

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I 17,5 segnati nel primo test probabilmente consideravano non solo gli ultimi 80km di strada fatta, ma tutti i km fatti dall'ultimo azzeramento, che potevano essere stati anche 500km o 1000km, non lo sappiamo.... ma comunque questo nuovo test che indica 23,2 km\l evidenzia che si possono ottenere risultati più decenti, pagando però una guida che rasenta il noioso... La macchina è stata battuta arrivando a segnare solamente 22,7 km\l

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