Raduno Ténéré 2012

Nel mese di luglio dell’anno dichiarato il più caldo degli ultimi 50 anni, poter dire di aver sofferto il freddo in moto non è cosa da poco… Partenza da casa alle 7:00 precise per il primo appuntamento con i soliti due amici di varie avventure. Le strade sono quasi deserte, aria piacevolmente fresca da 24/26 gradi e il sole ancora basso all’orizzonte. Prima tappa alla stazione esso del raccordo, il tempo di capire che siamo scesi veramente dal letto ma ancora mezzi addormentati, quattro schiaffi per svegliarci, il pieno, e si riparte verso il secondo appuntamento con altri 6/7 Ténéré.

  

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Mettiamo in moto e appena usciamo dalla stazione di servizio, neanche a farlo apposta, sulla sinistra vedo arrivare tre Ténéré lucidati in viaggio nella nostra stessa direzione. Affondo sul gas per raggiungerli e il sorriso che si intravede sotto i caschi ci fa capire che siamo tutti diretti verso lo stesso posto. Ci accodiamo a loro diretti verso il secondo appuntamento. Subito dopo il casello, ci uniamo al secondo gruppo, anche qui quattro schiaffi, due battute e un po’ di commenti sulle moto per svegliarci per bene, e si riparte verso la meta, 120km ad Assergi. Come dicevo, siamo nell’estate più calda degli ultimi 50 anni, quindi vestiaro estivo e maniche corte. Il fresco mattutino di Roma è piacevole ma mentre ci allontaniamo dalla città si fa sempre più pungente. A metà viaggio praticamente mi sto cacando sotto dal freddo! 15 gradi in autostrada. Resisto fino alla meta dove l’aria è più temperata finalmente.

  

  

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Si arriva ad Assergi che sembra che le nostre moto danno la sveglia al paese che normalmente sarebbe silenzioso, tanto silenzioso che si potrebbe parlare a voce normale a 100 metri di distanza. Scopriamo che la piazza principale è gia piena di moto pronte al viaggio, tanta gente e tante moto da vedere. È pieno di SuperTénéré, pochi 660, e molti altri Ténéré degli anni passati tenuti più o meno bene. Un piacere vederli e studiarli per rubare magari qualche bella idea.

  

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Tra chiacchiere e commenti sulle varie moto, d’improvviso si sente un avviso che da 5 minuti alla partenza, tutti si scaldano, qualche motore che si avvia, ci si comincia ad ordinare in fila, gli ultimi avvisi su come procedere e in poco tempo inforchiamo la prima stradina montanara verso mete a me sconosciute… seguo il mucchio, basta che si viaggia e si da gas, so solo che si faranno almeno 180Km di montagne. I panorami sono subito spettacolari, vallate immense e verdi sotto il sole e ancora la piacevole aria fresca mattutina, tanto fresca che dopo qualche km mi ritrovo di nuovo a soffrire il freddo alle 11 di mattina. Alla stessa ora a Roma si boccheggia abbracciati ad un condizionatore. Si fa la prima tappa all’osservatorio sotto il gran sasso e decido di mettere il giacchetto pesante, fa troppo freddo.

  

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Qualche foto al panorama, qualche maledizione al telefono che non fa i filmati in 3D come dovrebbe, e si riparte. Piccolissima escursione su uno sterrato di fianco alla strada per fare le foto a tutto il mucchio, bella idea… purtroppo per un partecipante l’idea è costata cara. Un SuperTénéré procede a passo d’uomo, poi si ferma, mette il piede a terra e scopre che non riesce a toccare a terra perché sul lato destro della moto c’è un piccolo solco che gli impedisce di poggiare il piede dove dovrebbe. Lascia andare la moto, 250 e più chili di moto a terra sui sassi contro le plastiche. Incredibile la quantità di graffi, righe e danni fatti sulle plastiche con una caduta cosi banale.

  

  

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Si riprende il giro, tutti in fila verso la prossima meta. Altra piccola escursione in fuoristrada su quello che qualche mese fa era un laghetto o semi torrente ma che in estate è prosciugato. Sembrava un tratto molto banale ma invece si è rilevato interessante. Un fondo sabbioso alternato a piccoli tratti di terreno duro nel primo segmento, poi la parte più interessante su un fondo variabile di ghiaia da pochi centimetri, fino a 40/50cm dove qualcuno ha fatto sprofondare la moto fino a coprire metà ruota posteriore. Cerco di capire dove è finito il mio amico col GS1200, vedo davanti a me una nuvola infernale di fumo dal cui interno proviene un ruggito di un motore che urla a tutto gas. Non si vede niente, aggiro la nuvola di fumo e vedo che dalla parte davanti spunta fuori mezza forcella e ruota dell’inconfondibile GS. È il mio amico che cerca di uscire via da una buca scavata dalla sua moto facendo un inferno… mi sono scompisciato di risate e ho perso il momento per fotografarlo.

  

  

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Aiuto un Ténéré 750 ad uscire via dalla sua buca fatta a forza di sgasate, e poi riprendo il mio Ténéré che riesce facilmente a procedere senza sprofondare troppo. Piccola e divertente variazione dall’asfalto. Si riprende tutti insieme il giro verso il ristorante che ci aspetta. Vallate immense e il sole alto si fanno sentire con un insistente caldo che comincia a risalire dal motore. Curve a non finire su asfalti di ogni tipo. Il gruppo si allunga e davanti rimangono solo quelli che scelgono un andatura più allegra. Io mi trovo nel gruppo davanti cercando un po’ di divertimento ma mediamente si procede ad andature civili su strade deserte che si incrociano soltanto altri piccoli gruppetti di moto.

  

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Al ristorante il sole oramai è alto e bastona forte, ci si fionda tutti al tavolo al fresco. Solito pranzo matrimoniale, 3/4 ore di chiacchiere e piatti vari (per la verità non tanto buoni…). Nel tardo pomeriggio si riparte di nuovo intontiti dal sonno, questa volta non bastano quattro schiaffi a svegliarci, servono proprio quattro calci per tenere gli occhi aperti sotto la tortura del sole caldo. Il giro prosegue verso quote più alte dove ritroviamo il fresco e di nuovo impegnati giu per vari tornati e curve a non finire fin qunado arriviamo ad Assergi, che per noi indica la fine del raduno.

  

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I soliti saluti alle nuove amicizie, ancora quattro chiacchiere sulle moto e di nuovo ci ritroviamo sulla noiosa autostrada verso Roma. L’aria fresca piano piano lascia il posto all’afa avvicinandosi a Roma, tappa per mettere giusto 5 euro di benzina e al casello ci si saluta pronti a programmare la prossima avventura… anzi è gia programmata, sabato prossimo a Carsoli a portare al pascolo tante GS, 80km di off.

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