BMW-GS 800/650 F IN PROVA

Oggi ho avuto la possibilità di provare le altre due moto BMW della serie GS, la 800 e la 650 bicilindrica. Purtroppo per mancanza di tempo non ho potuto provare la 650 monocilindrica… sempre per motivi di tempo non è che ho potuto fare chissà quanti chilometri di strada, giusto il necessario per farsi una buona idea di che pasta sono fatti i due modelli. Considerando che erano moto in test, non ci sono andato per niente delicato e ho tirato più volte a limitatore di girie a fischi dalle gomme sia in frenata che in partenza.

La 650, bicilindrica che tira fuori 71 cavalli (poi è 650 per modo di dire perchè in realtà il basamento del motore è lo stesso dell'800, pistoni e cilindri compresi). La parte delle valvole in testa è stata rivista, e la mappatura della centralina cambiata per farla scendere di prestazioni fino alla categoria delle 600. Sarà forse per questo che il motore ha una sua rotondità e pienezza costante a tutti i regimi. La posizione in sella (per me che sono 1,80) è ottima, manubrio né troppo alto né troppo basso, largo al punto giusto, peso distribuito molto bene con baricentro basso aiutato anche dal serbatoio sotto la sella, per un totale dichiarato di 199 kg in marcia, 45 kg in meno del mio silverwing!! La leva della frizione è dotata di una regolazione su tre posizioni per la distanza dalla manopola. Pensavo che anche la leva del freno fosse regolabile invece, a sorpresa, non lo è (è fissa sulla sua posizione). Un vero peccato che questa finezza sia solo sulla frizione. C’è da dire però che la leva freno, in un paio di centimetri di corsa, tira fuori almeno il 70% della sua potenza, si spera che questo non faccia sentire la mancanza di tale finezza di regolazione.

   

Una piccola premessa: penso che qualsiasi pensiero e opinione si esprime provando una moto, questa va inquadrata in base all’esperienza di guida che chi la prova ha: io non sono alle prime armi ma non sono neanche un pilota… me la cavo e porto ancora i segni delle mie esperienze. Detto ciò ecco le mie considerazioni. Una volta messo in moto il 650, il sound è veramente bello, di fondo la 1200, la 800 e la 650 allo scarico hanno lo stesso timbro, ma la profondità e corposità del sound aumenta all’aumentare della cilindrata. Inserisco la prima e mi sposto nel parcheggio per uscire ma subito mi accorgo di che pasta è fatta la 650… per me è stato come infilare un guanto, perfetta nel bilanciamento del peso! Giuro che è perfetta sotto questo punto di vista. Perché mi sbilancio così presto su questa affermazione? Perché ancora prima di uscire dal parcheggio, quindi meno di 20 metri di strada fatta, mi sono accorto di questo suo carattere e ho voluto subito provarla nel bilanciamento. Dopo soli 20 metri di strada fatta mi metto in piedi, rallento fino a fermarmi, e complice una frizione perfetta e lineare nella sua corsa, riesco a rimanere lì fermo sul posto, in piedi sulle pedane a cercare l’equilibrio… E incredibilmente è di una facilità estrema! Rimango fermo sul posto come su un trial. Già questo mi ha conquistato, bellissima caratteristica.

   

Esco dal parcheggio e mi vado a cercare un bel rettilineo libero dove provo per bene il motore. In prima se spalanco il gas si sente un bello spintone da dietro, se lo rilascio subito un freno motore corposo ma mai violento. Arrivato sul rettilineo gli faccio veramente male fino al limitatore: una spinta corposa e costante da zero fino alla luce rossa del limitatore. Via ad infilare dentro seconda e terza... mi accorgo di essere ben oltre i limiti di velocità, almeno 110 e la terza ancora da finire. Provo le scalate nel modo corretto, e nel modo selvaggio dalla terza alla prima scoprendo che le doti di equilibrio e bilanciamento persistono anche in ingresso curva con una derapata che arriva lentamente e prosegue senza mai prenderti di sorpresa. Voglio però esagerare! Mi trovo un piazzale e provo qualche partenza bruciante e vado a cercare l’impennata. Qui scopro definitivamente il suo carattere mansueto e MAI violento. È come se il motore fosse un po’ sottomesso al peso se si vuole fare una guida un po’ più acrobatica. Cerco più e più volte l’impennata ma è difficile essere precisi, si deve lavorare parecchio di frizione e di gas. Ammetto che non essendo una moto mia non ho potuto proprio fare lo sborone, ma non c’è stato verso di fare un bel tratto su una ruota.

   

O venivano fuori impennatine scarse, o addirittura sgommate fischianti in una partenza a razzo invece che impennata. Vabbè lascio stare e la provo anche con una andatura civile. Molto piacevole e rilassante. Comodo l’indicatore di marcia sul cruscotto. Ad andatura civile e nel traffico, tira fuori anche una certa anima cittadina, se la cava bene ed è rilassante senza mai tirare fuori quell’effetto stressante on/off sotto il gas. Probabilmente si riescono a fare anche bei consumi tra i 20 e 25 km litro.

   

Decido di rientrare per provare l’altra GS, la 800!!! Messa in moto il sound è simile alla 650 ma con un suono più profondo che dichiara i suoi cavalli in più. Appena salgo si capisce subito che è molto diversa dalla 650. Manubrio più alto e impostazione più enduristica. Diversamente dalla 650, qui non ho la sensazione di aver calzato un guanto che mi va a pennello, no! Questa ha il suo bel carattere peperino, quindi umiltà e calma per capirla con un po’ di tempo. La frizione è a cavo come sulla 650, ma il lavoro che svolge è molto diverso. Sembra quasi una frizione idraulica e va capita, tanto che appena provo a trovare l’equilibrio per stare fermo sul posto a mò di trial, si spegne un paio di volte. Questo mi fa capire che devo stare moooolto attento, questa ti può far male veramente. Esco dal parcheggio e faccio le stesse prove della 650 sulle stesse strade. In prima se spalanco il gas arriva una bastonata da dietro, e non lo spintone del 650. Se tiro la prima e rilascio il gas arriva una vera e propria frenata che può essere anche brusca. Infilo il rettilineo e vado a cercare subito il limitatore. Dichiara 85 cavalli, 14 in più rispetto alla 650, ed è come se esplodessero in gran parte in basso per poi regalare una progressione più vigorosa della 650, ma non così distante. Sulla progressione si fanno sentire quel tanto che prima, seconda e terza mi portano a 140 km/h, e la terza deve ancora finire!! la 650 (più o meno sullo stesso rettilineo) si trovava ai 110 km/h circa. Anche qui l’erogazione è lineare e costante per tutta l'escursione, mollando un po’ alla soglia del limitatore.

   

A prova del fatto che i 14 cavalli si sentono tutti in basso, sono andato nel solito piazzale a fare qualche magheggio, e subito capisco che per impennare questa non ha bisogno di niente, ce l’ha nell’anima l’impennata!! Diversamente dalla 650 dove non sono riuscito a gestirla in questa situazione in maniera soddisfacente, la 800 è bastata misurarla un po’ con qualche prova per poi riuscire a partire quasi da fermo, 20 o 30Km/h, spalancare il gas per sentire che il muso piano piano va su a cercare di andare a candela, basta un po’ di misura sul gas che si va via tranquilli, su una ruota ma tranquilli a cercare l’equilibrio senza mai sfidare troppo il mezzo. Esaltante!!! È una vera peperina, un cavallo di razza che non vede l’ora di essere messa alla frusta. I freni sono ben misurati alle prestazioni, consigliatissimo l’abs. Anche su questa le scalate di marcia violente innestano derapate mai troppo improvvise e ben gestibili. Nel traffico il motore può manifestare il suo carattere non propriamente cittadino, si sente stretta e può capitare di sentire un po’ l’effetto on/off sul gas che alla lunga stressa, direi leggermente meno agile nello stretto con i suoi 207 kg rispetto alla 650 che va quasi come uno scooter.

La 650 sono riuscito a capirla subito, a contenerla e misurarla, la 800 invece ti fa capire che non puoi fare il frescone, ti puoi far male. Sulla 800 non mi è riuscita la manovra di stare fermo sul posto a mo di trial senza far spegnere più volte il motore, e quando non l’ho spento non è che mi sentivo cosi equilibrato. Sulla 650 invece è stato un attimo e già si faceva domare. Fermo in equilibrio sul posto appena presa con una frizione eccezionale. Scegliere una delle due è difficile, una è letteralmente esaltante, la 800, mentre la 650 conquista per la sua flessibilità e facilità d'uso... non saprei decidere. Se la moto la si usa tutti i giorni per andare a lavoro e vivere in città sicuramente la 650 è molto indicata, e penso che ci si possa concedere anche qualche tratto in off dal facile al medio impegnativo, a patto di prepararla con vari paramotore e protezioni. Dalle foto qui sotto potete vedere che pensare di andare in fuoristrada senza protezioni è folle, il motore è esposto non poco a rischi di rotture.

   

Se invece non si vuole avere limiti per spaziare dal cittadino all'off road impegnativo limitato solo dalla stazza di 207 kg e dal vostro manico, la 800 è sicuramente più azzeccata. Con la maggiore cilindrata ci si può concedere anche una guida molto acrobatica tra derapate di gas, scalate o impennate varie, il prezzo da pagare però è una moto molto reattiva che può stressare nel traffico pesante con effetti on/off sul gas, ma per il resto è tutto divertimento. Per i consumi non saprei dire come cambiano con una guida aggressiva o meno, ma sicuramente saranno sempre meglio della 1200 che a fatica arriva ai 20 km/l.

BMW-GS 1200 in prova

Grazie alla generosità di un amico, ho avuto la fortuna di poter provare in un paio di situazioni diverse un BMW GS 1200 accessoriato con tutta l’elettronica che mamma bmw ha potuto inventare per questo modello. Potrebbero sembrare anche eccessivi tutti quei gingilli elettronici ma quando poi fanno la differenza ci si accorge che invece aiutano a mantenere costante e alto il livello di sicurezza che il mezzo può dare.

Per raccontarne una, un giorno il mio amico si è fermato ad un benzinaio, ha fatto il pieno, ha gonfiato le gomme, ed è partito per un giro sul Terminillo. Dopo qualche chilometro di strada si è accesa la spia della pressione delle gomme…! Si è fermato pensando di aver bucato, invece il sensore sulla ruota è stato cosi preciso che ha segnalato il fatto che aveva dimenticato di riavvitare il tappo della valvola dell’aria. Questo piccolo e insignificante dettaglio faceva variare la pressione della gomma mooooolto lentamente. Normalmente ci si sarebbe accorti della cosa probabilmente qualche settimana dopo, o chissà quanti chilometri dopo, ma con quel gingillo sono bastati pochi chilometri per segnalare la cosa. Elettronica inutile? Quando te lo raccontano pensi magari che sia eccessiva ma la volta che quell’elettronica fa il suo mestiere, la differenza c’è!

La prima volta che ci sono montato sopra la sensazione non è stata delle più amichevoli: il serbatoio è grande, il manubrio e il cupolino alti… Trasmette la sensazione di qualcosa di grande, ingombrante e pesante.

Una volta avviato il motore, il sound e le vibrazioni continuano a confermare che si tratta di un mezzo di una certa massa e consistenza. Sicuramente per chi è alle prime armi su due ruote non è per niente una sensazione amichevole ma indipendentemente da questo (come dico sempre) il mezzo va comunque rispettato per quello che è.

Una volta messa in moto e prese le misure sul posteriore (che montava tutti e tre i bauli) sono partito: i primi metri sono stati un po’ timorosi per le misure e gli ingombri ma una volta preso un rettilineo e salite le varie marce ci si accorge che tutti i timori per il peso e gli ingombri sono dovuti solamente ad una impressione visiva. Mentre si fa strada la moto trasmette leggerezza e agilità, è come se si rimpiccolisse tra le gambe… sono 110 cavalli ma non sono per niente invasivi o bruschi, docili docili da gestire. Dopo qualche km è venuta subito la voglia di assaggiare di che pasta è fatta la moto e il motore, cosi spalanco un po’ di gas e maltratto un minimo cambio e freni. È incredibile come resta docile e mai, dico mai brusca! La moto non era la mia e quindi mi dovevo per forza contenere nell’usarla, ma la facilità con cui si faceva domare, dopo 10 minuti mi ha permesso di sciogliermi un bel pò, di prima lasciavo che impennasse, infilavo la seconda per poi spalancare di nuovo e lasciare che il muso ancora cercasse di andare su, alla terza marcia ci si deve dare una regolata perché si è arrivati ad una certa velocità che comincia a fare il gioco pericoloso.

Ma una moto non si giudica dal solo motore, così ho pestato un po’ anche sui freni e sull’abs… inutile dire che è perfetto! Entra e non è invasivo, le vibrazioni del motore dell’abs si sentono poco sulle leve ma il lavoro che fa trasmette sicurezza. Insomma, in soli 10 minuti (nonostante i tre bauli dietro) le sensazioni che avevo erano quelle di una moto di almeno la metà del peso e dimensioni. Si lascia portare e domare con molta facilità.

Tra i vari accessori che monta ci sono le manopole riscaldate che entrano in funzione in pochi secondi. Ha due posizioni di calore, e io l’ho provata senza guanti a circa 8 gradi… sensazione di calore molto piacevole alla prima posizione. Volevo leggermente un po’ più di calore e allora ho usato la seconda posizione… esagerata senza guanti, le manopole scottano!

Ho avuto l’opportunità di testare un po’ anche il controllo di trazione, e devo dire che mi ha sorpreso molto per l’ottimo lavoro che fa… almeno nella condizione in cui l’ho provato io: sulla spiaggia.. penso tra i peggiori terreni: si affonda facilmente ed è impossibile dare gas senza scavare buche. Immaginavo che il controllo di trazione fosse da interpretare in off un po’ come per l’abs, meno c’è meglio è... invece è l’opposto. Ho provato un primo giro senza aiuti dell’elettronica, e come mi aspettabo ho subito scavato la fossa. Non è stato poi troppo difficile uscirne nonostante le gomme decisamente stradali: lavorando di frizione e gas è riuscita a scavallare la buca e prendere poi l’andatura. Restava comunque impegnativa sul gas e sulla frizione nel riuscire a trovare il giusto equilibrio per non sprofondare.

    

Ho poi testato lo stesso piccolo percorso con il controllo trazione abilitato al suo massimo. Dico al suo massimo perché è regolabile su tre posizioni: niente controllo, mezzo controllo diciamo, e massimo controllo. Al massimo del controllo è molto invasivo: dai gas e il motore muore proprio sotto il gas… arriva quasi a scoppiettare allo scarico. Comunque ci si può fermare e si riparte senza affondare troppo ma decisamente non concede niente al gas (impostazione molto rigida e invadente). Nella posizione intermedia invece c’è la vera magia! Il motore tende a morire meno sotto il gas, trasmettendo una maggiore percezione della ruota dietro che scava la sabbia senza mai essere devastante come quando è a motore libero. Dico che è una magia perché senza controllo si costretti  a lavorare sulla frizione e sul gas, impegnando quindi non poco tutta la frizione a metà corsa e relativa fatica meccanica, mentre con il controllo di trazione parziale ci si può dimenticare della frizione e concentrarsi solo sul gas anche in maniera brusca, il resto del lavoro lo fa la moto lasciando quella situazione di frullamento della ruota dietro sempre al giusto punto di trazione…

Altra verifica che ho potuto fare, è quella sui consumi, nota dolente di certe cilindrate (e qui si parla di 1200cc e 110 cavalli). Il test si è svolto cosi: il mio amico in due sulla moto, e io in macchina l'ho seguito sempre a vista su un tratto di strada di poco meno di 90Km. Il tutto fatto rigorosamente a velocità codice, e un occhio agli autovelox, quindi un andatura decisamente soft. Il GS è partito segnando 17,5 km/l mentre la mia macchina, una 1400 diesel, segnava gia una buona media sui 21,8 km/l. Durante tutto il viaggio siamo rimasti sempre a vista mantenendo un’andatura tra noi quasi identica, e il risultato finale è piuttosto inaspettato… Speravo che il GS migliorasse la sua media, ma non è stato cosi. Qui sotto le foto parlano chiaro, la macchina è salita ad una media di 22,2km/l mentre il GS è rimasto fisso a 17,5km/l.

    

Che dire di più… solo che per quanto la si racconta questa moto va provata! Prima o poi riuscirò a fare un test anche sulle varie regolazioni delle sospensioni… Prima o poi…

 

Aggiornamento:

Abbiamo ripetutto il test dei consumi partendo da Roma verso Terracina (circa 80km), azzerando l'indicatore dei consumi del GS. Il percorso è stato fatto a velocità codice senza eccessi, ed il risultato è stato molto diverso... qui sotto nella foto vedete il risultato.

I 17,5 segnati nel primo test probabilmente consideravano non solo gli ultimi 80km di strada fatta, ma tutti i km fatti dall'ultimo azzeramento, che potevano essere stati anche 500km o 1000km, non lo sappiamo.... ma comunque questo nuovo test che indica 23,2 km\l evidenzia che si possono ottenere risultati più decenti, pagando però una guida che rasenta il noioso... La macchina è stata battuta arrivando a segnare solamente 22,7 km\l