Presa 12V sul Tènèrè

Montare una presa 12v sul Tènèrè è molto semplice, sopratutto perchè è predisposta con un connettore nel cuscottosotto chiave pronto a fornire i 12v (foto qui sotto). Togliendo la plastica di copertura sotto al cruscotto, è facilmente raggiungibile il connettore dove arrivano due cavi, uno nero per il negativo, e l'altro marrone per il positivo.

La parte più difficile è quella di trovare un punto dove fissare fisicamente la presa senza che questa vada ad interferire con i movimenti del manubrio e di tutti i cavi presenti. Sul lato destro del manubrio c'è il tubo del freno idralulico davanti che prende molto spazio durante i movimenti di sterzo, mentre sul lato sinistro rimane più spazio. Ho smontato quindi il fianchetto sinistro del cupolino e ragionato su quale potesse essere il miglior punto di fissaggio.

    

Con due viti ho fissato la presa all'interno del finachetto sinistro nella parte bassa in modo che rimanesse più spazio possibile per poter usare anche caricatori che sporgono molto oltre la presa stessa. Anche se il cavo predisposto della moto è sotto fusibile, ho preferito mantenere un fusibile dedicato alla presa per avitare il più possibile che arrivi qualsiasi problema al circuito della moto. Per prelevare i 12v ho portato due cavi che ho infilato nella parte posteriore del connettore originale della moto (foto in basso a sinistra) cosi da evitare qualsiasi modifica al connettore stesso che rimane libero per poter essere ancora usato dalla parte frontale per altri lavori futuri.

    

Una volta fissata la presa eil cavo, ho rimontato tutto e verificato che il movimento del manubrio non interferisse con la presa anche con caricatori di grnadi dimensioni che sporgono molto per il movimento del manubrio.

    

    

Aggiornamento 5/1/2014

Un mio amico ha fatto lo stesso lavoro sul suo Tènèrè, e devo dire che ha trovato una soluzione più raffinata della mia. Io per la presa ho speso solo 6 euro mi pare, lui circa 20 euro per una presa con attacco da manubrio, e, inteoria, dotata di circuiteria interna che rileva lo stato della batteria, che, se il voltaggio è troppo basso, si disattiva. Questo vuol dire che può essere collegata direttamente alla batteria lasciando libera la predisposizione de 12v sotto al cruscotto. Qui sotto la serie di foto che parlano da sole, questo tipo di presa è composto da due parti che si uniscono tra loro con un connettore stagno, quello che si vede nella foto di sinistra.

    

Ha fatto passare i cavi di fianco al radiatore, ben protetti, e la parte del cablaggio che si fissa direttamente alla batteria, è dotata di fusibile stagno.

    

Il fissaggio della presa al manubrio è molto semplificato dato che è previsto un apposito aggancio a misura. Soluzione molto più comoda della mia dove ho la presa fissa al cupolino, e non segue il movimenti del manubrio, quindi quando la uso, i cavi li devo posizionare molto attentamente per evitare situazioni di tensione che potrebbero strappare o rompere qualcosa. In questo modo invece, la presa è parte del manubrio e ne segue i movimenti eliminando qualsiasi problema sui cavi.

    

 

Telecomendo cancello sul Tènèrè

Come avevo fatto per l'SWT400, anche sul Tènèrè ho integrato il telecomando del cancello di casa per non dover ogni volta fermarmi, togliere i guanti, cercare il telecomando, aspettare l'apertura del cancello e poi entrare nel box... tutto questo anche quando piove! molto più comodo avere un tasto dedicato sulla moto per aprire il cancello almeno 100 metri prima di arrivare. Diversamente dagli scooter però, sul Tènèrè lo spazio dove poter motare vari accessori più o meno artigianali, è ridotto praticamente a zero. Lo scooter è pieno di spazi vuoti e plasticoni giganteschi su cui poter lavorare, e che sopratutto proteggono dalla pioggia. Questa è la maggior difficoltà, per il resto il lavoro è molto semplice. Si prepara prima il telecomando in modo che il tasto che manda l'impulso al cancello sia sempre attivo (foto qui sotto a sinistra nel cerchio giallo), in questo modo basta dare corrente al telecomando stesso per far si che il cancello riceva il segnale di apertura.

    

A questo punto, dato che questi telecomandi in genere funzionano a 12v, basta trovare un punto dove prelevare i 12v dalla moto. Io in genere lo collego al faro abbagliante cosi che per caprire il cancello basta fare un paio di lampeggi. Per prelevare i 12v, ho rimosso la cuffia dietro al faro abbagliante e ho fatto passare il cavo di alimentazione del telecomando attraverso lo stesso foro dove passano i cavi originali della moto che alimentano la lampada (foto qui sotto a sinistra). Molto importate è rispettare le polarità, quindi il cavo nero della moto è il negativo, mentre quello giallo il positivo. rispettando la polarità di alimentazione del telecomando ho collegato i cavi direttamente sul connettore della lampada e il lavoro è finito.

    

A questo punto non resta che trovare un buon punto dove nascondere il telecomando dalle intemperie. Questo Tènèrè l'ho ritirato praticamente 2 giorni fa, non lo conosco bene nelle sue parti, mi ci è voluto un pò di tempo per capire dove trovare uno spazio idoneo ma alla fine smontando un pò di plastiche ci sono riuscito. Togliendo il fianchetto in plastica grigia sul lato sinistro del cupolino ho scoperto una serie di spazi vuoti perfetti allo scopo.

    

Il finachetto è composto da due parti plastiche che sono chiuse a formare uno scatolato con degli spazi vuoti, è bastato sistemare il telecomando in uno di questi spazi vuoti e ricihiudere il tutto lasciado uscire il cavo di alimentazione dallo stesso foro dove esce il cavo della freccia (foto in basso a sinistra).

    

    

 

Confronto BMW GS650 G - Sertao - Tènèrè 660

Al momento (Marzo 2012) non è possibile provare la nuova GS 650 G Sertào dato che è in vendita solo dal 3 marzo 2012 ma se sarò fortunato, tra aprile e maggio, dovrei riuscire a farci un giro per avere le idee un pò più chiare sul carattere che ha. E' probabile che una di queste due sarà la mia prossima moto, quindi mi sono messo a fare un confronto tra Sertào, Tènèrè e la prima Gs 650 g uscita sul mercato (che ha tendenze più stradistiche che da enduro). Purtroppo nel segmento 650 monocilindrico solo questi due modelli si contendono realmente spiccate doti enduristiche che non disprezzano lo stradale, tutte le altre sono molto più stradali con accenni, più che altro estetici, all' enduro vero. Forse non tutti condividono questa idea ma secondo me queste due moto offrono la maggiore estensione di utilizzo su strada e su fuoristrada,</strong> offrendo caratteristiche specifiche e avanzate in ognuna delle due direzioni... e in questo la bmw offre qualcosa in più rispetto al tènèrè che nella versione europea perde l' abs, scelta davvero incomprensibile!

   

MOTORE

Partendo dal motore, le differenze in termini di cilindrata e cavalli sono praticamente nulle, 660 il Tènèrè e 652 il GS. I cavalli sono gli stessi per tutte e due: 48. L' unica diversità è come scaricano questi cavalli: la Tènèrè a 6000 giri li ha tutti disponibili mentre il GS poco più su (a 6500). Questo fa pensare che Yamaha abbia un motore un pelino più sveglio anche se poi la BMW compensa con la coppia massima disponibile (che è appena superiore e rilasciata prima con 60Nm a 5000 giri rispetto ai 58 a 5500 del Tènèrè).

        BMW GS 650 G                                           Yamaha Ténéré 660

   

Posso immaginare che i due motori consumino anche allo stesso modo, il GS è dichiarato per una media di 25Km/l o addirittura 30Km/l (con molta attenzione alla guida). Con Yamaha so per certo che, anche in off, si fanno 300km senza troppi problemi grazie ai 23 litri che porta (quindi va dai 18 ai 25km/l). Difficile dare numeri certi non avendole mai provate svuotando per intero un serbatoio, sono concetti basati più su quello che mi è stato riferito da chi usa questi mezzi tutti i giorni. La differenza marcata tra le due è la dimesione del serbatoio che sul GS arriva appena a 14 litri (4 di riserva) e a 23 litri sul Tènèrè, quindi una differenza totale di 9 litri. Faccio due conti rapidi sulle medie dei consumi (tenendo conto anche di quanto dichiarato qui sulla prova del Tènèrè che indica almeno 350km in fuoristrada, dai 15 ai 18km litro) ipotizzando un percorso semi impegnativo che le porta a fare i 18Km/l: sul Tènèrè ci si ritrova con 414km di strada disponibili contro appena 250km compresa riserva del GS. Bella differenza! Un punto a favore del Tènèrè anche se a vedere bene si paga tutto sul peso in più nella parte alta. Pari cavalli e cilindrata, quindi anche pari velocità di punta intorno ai 170Km/h.

BMW GS 650 G                                         Yamaha Ténéré 660

   

TELAIO

Le differenze qui sono più marcate: per Yamaha a diamante in acciaio in un unico pezzo mentre per BMW a traliccio in profili d'acciaio con telaio posteriore avvitato. Qui come mi dico spesso non è che BMW sia proprio furba... Se fai una moto da enduro è matematico che questa finirà a terra, è piuttosto  logico pensare a quello che può rompersi ed essere facilmente sostituito in maniera economica. Yamaha sembra ci abbia pensato di più quando ha creato il telaio a mio modo di vedere le cose. Mentre sul Tènèrè le pedaline posteriori sono separate dal telaio (si possono smontare e sostituire) sul GS fanno parte del telaio posteriore. Non posso decidere di smontarle prima di fare off e se mai in una caduta le si piega di brutto ti tocca sostituire per intero il telaio posteriore della moto che è avvitato al resto... mah... Certo la cosa si può vedere anche all'inverso... se mai dovesse capitare si fare un bel botto con la moto che ti piega il telaio posteriore sul GS si sostituisce la parte mentre sul Tènèrè bisogna cambiare l'intero telaio. Penso sia più facile piegare le pedane del passeggero che non piegare per intero il telaio posteriore... la migliore cosa sarebbe stato avere tutte e due le caratteristiche insieme.

BMW GS 650 G                                        Yamaha Ténéré 660

   

Lo scarico per tutte e due è doppio più per motivi estetici che realmente funzionali, una scelta che non condivido e che aggiunge soltanto peso oltre ad essere un elemento in più da rompere in eventuali cadute.

BMW GS 650 G                                       Yamaha Ténéré 660

   

SOSPENSIONI

Sulle sospensioni il Tènèrè offre maggiori possibilità di setup rispetto al GS che invece punta su una maggiore escursione al posteriore. Sulla forcella l'escursione è di 210mm per tutte e due le moto ma il Tènèrè permette la regolazione sul precarico che non è poca cosa quando si deve cercare il giusto setup in base alle proprie capacità in off. Il GS è privo di qualsiasi impostazione sugli steli davanti. Sul posteriore il GS guadagna 10mm di escursione in più rispetto al Tènèrè che invece arriva solo a 200mm.

BMW GS 650 G                                     Yamaha Ténéré 660

   

   

   

La versione Sertào, rispetto al primo GS650 G, offre 40mm in più di escursione: 210mm contro 170mm. La regolazione della sospensione posteriore del GS è molto facile e comoda tramite una manopla ben visibile, sul Tènèrè la regolazione è molto meno faciele dato che richiede l'utilizzo dell'apposita chiave per agire sulla corona nella parte alta della molla che aumenta il precarico. Il GS permentte di regolare la compressione in qualsiasi momento a mani nude senza nessuno strumento particolare, cosa non da poco direi. Conforntando la Sertào con il primo GS650 G si nota che l'ammortizzatore posteriore è completamente diverso per la presenza del serbatoio esterno dell' olio (foto qui sotto). La Sertào offre 70mm di escursione in più rispetto alla prima versione della GS 650 G. Entrambe hanno la regolazione sul precarico.

BMW GS 650 G Sertào                                       BMW GS 650 G

   

FRENI

Passando ai freni il GS secondo me guadagna più di un punto ripetto al Tènèrè per via della disponibilità dell' ABS. Stranamente sul sito .com della Yamaha il Tènèrè è disponibile con ABS, mentre sul sito .it no! mah.... Yamaha monta un doppio disco anteriore da 298mm, mentre il GS un solo disco da 300mm che, quando provai il primo 650 G, mi sembra di ricordare offrisse comunque una discreta presa in frenata, non esaltante... Comunque andando a cercare la potenza frenante la si trova. Pensare al Tènèrè con doppio disco senza ABS è un vero peccato! Sarebbe perfetta e metterebbe in crisi la vendibilità del GS. Veramente incomprensibile... Al posteriore il GS monta un disco da 240 contro i 245 del Tènèrè.

PESI

Il Tènèrè in ordine di marcia (tutti i serbatoi pieni) è dato per 206Kg, mentre il GS 193Kg. 13Kg di differenza non sono pochi se valutati in fuoristrada ma c'è da considerare che Yamaha porta ben 9 litri in più di benzina.. il che probabilmente porta realmente la differenza di peso del ferro tra le due a circa 5kg. Fin qui il confronto è fatto solo sui numeri dichiarati e qualche indicazione che ho per esperienza diretta o raccontata da chi usa queste moto tutti i giorni. Soffermandomi di più all'osservazione di come sono costruite vedo altre differenze che valuto più o meno positive. Il Tènèrè sembra più pensata per la vita dura con protezioni in plastica facilmente sostituibili con l'eccezione del serbatoio dell'acqua del radiatore che si trova in basso e protetto solo da una paratia in plastica (foto in basso a destra). Secondo me in caso di caduta sfigata quella parte resta esposta più del dovuto.

Yamaha Ténéré 660

   

   

Anche il GS forse ha la sua pecca sul raffreddamento. Monta sul lato sinistro un lungo tubo che parte dalla pompa dell'acqua fino al radiatore in alto (foto qui sotto in alto a sinistra), non è poi così difficile in condizioni sfortunate ritrovarsi quel tubo esposto a rischi inutili... ricordo che con il ktm più di una volta mi sono ritrovato rami infilati a mò di lancia nei vari anfratti del motore, li tra tubo e motore c'è abbastanza spazio per farci incastrare qualsiasi cosa. Le plastiche poi sono meno pratiche per una eventuale sostituzione (non è visibile una sola vite di fissaggio) e nel complesso meno protettive. Anche a guardare la parte posteriore del GS si vede che è carenata, verniciata con tanto di adesivo sopra, il che la rende una parte estetica importante che in cadute o scivolate può facilmente portarene le conseguenze. Il Tènèrè al contrario non ha niente da rischiare in questo senso al posteriore, al massimo lo scarico. A complicare ulteriormente la situazione, in BMW hanno pensato bene a quel becco assurdo sul davanti che è stato anche allungato rispetto alla prima versione. 

BMW GS 650 G Sertào

   

   

La leva freno dietro è quasi indecente sia per il GS che per il Tènèrè, di una delicatezza estrema secondo me, non da possibilità di margine in caso di caduta, la si piega subito! (foto in basso a destra)

   

Valutando i due mezzi nel complesso sembra che il Tènèrè si sbilanci un pò più del GS verso lo sterrato, mentre il GS offre un pò di più nella vita di tutti i giorni essendo disponibile anche con ABS e manopole riscaldate. Un compromesso più cittadino rispetto a Yamaha da valutare nel caso la si usi realmente tutti i giorni su strada. Per finire questoè il link sul forum di Enduro-Roma dove il mitico Luca ha un Tènèrè ed ha scritto una bella recensione sul mezzo fin nei minimi dettagli riportando le sue esperienze vissute in sella a questo mezzo.

Paracollettori e serbatoio olio freni Touratech

Mentre si va per boschi e pietraie, spesso si sentono sassi schizzare da tutte le parti, e non di rado colpiscono la moto stessa che risuona come una campana rotta. In genere non rimangono segni particolari ma un bel giorno invece sul KTM mi sono ritrovato sul collettore di scarico, sulla curva subito dopo il cilidro, un bel bozzo rientrato. Quel piccolo bozzo secondo me crea non pochi problemi a tutta la dinamica dei gas di scarico, con turbolenze impreviste. Sul ténéré i collettori di scarico sono due, e penso che le probabilità di essere colpiti raddoppiano, per questo mi sono dotato di una protezione che costa poco ma che se fa bene il suo dovere farà risparmiare molto di più in futuro.

    

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 Dalle foto qui sopra penso che facilemente si capisca di cosa si tratta. E' una copertura flessibile che va a coprire i collettori di scarico. Per poter lavorare comodo, ho tolto la plastica grigia che copre il collettore.

    

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Poi con le fascette metalliche a vite, ho fissato la parte alta, quella più vicina al cilindro, per poi modellare al meglio la copertura in modo che segua il più possibile la curvatura del collettore per proteggerlo.

    

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Stesso lavoro anche sull'altro collettore.

    

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Gia che c'ero, per pochi euro in più ho preso anche la protezione per il serbatoio dell'olio del freno dietro. L'ho sempre visto un pò troppo esposto, anche se in realtà rimane coperto dalla gamba metre si va. Lavoro semplicissimo che richiede solo la sostituzione della vite di fissaggio originale.