Dopo aver preparato il parafango della c2 (questo l’articolo) ho trovato del tempo per completare il lavoro smontando l’intero muso della macchina. In passato ho gia fatto lavori del genere per diversi motivi, quindi mi ero fatto una certa idea delle difficoltà che avrei potuto incontrare ma le cose nel tempo sono decisamente cambiate. Le macchine vengono costruite in maniera molto diversa, studiate più per la catena di montaggio che non per la riparazione. Inconcepibile per me dover smontare l’intero paraurti per poter cambiare un faro. Anche le varie lamiere fissate al telaio della macchina, sono rivettate per risparmiare costi e tempo nella produzione, mentre una volta erano imbullonate e per smontarle era una vera passeggiata. Comunque… Ho cominciato tirando via l’intero paraurti per arrivare alla barra a deformazione da sostituire e per cambiare il faro. In alto ci sono 4 semplici viti da togliere (foto qui sotto a sinistra) che sganciano tutta la parte alta del paraurti. Poi ci sono 2 bulloni per lato del paraurti da allentare solamente (foto qui sotto a destra) perché il fissaggio è fatto a mò di incastro tenuto stretto dai 2 bulloni stessi.
Il problema è arrivare a questi due bulloni dove uno è infossato e nascosto dietro il passaruota ed è irraggiungibile. Dal lato dove avevo il paraurti rotto è stata una passeggiata dato che era semi sganciato gia di suo, l’altro lato è stato un po’ più laborioso ma ci sono riuscito. Fatto questo il paraurti è libero nella parte alta e si può sganciare e tirare giu. Qui mi sono accorto di un problema… nella parte bassa è tutto fissato da un infinità di fermi in plastica e 4 perni in ferro. Sono incastri rapidi (in teoria), non delle viti o bulloni. È decisamente meglio cominciare a smontare il paraurti dalla parte bassa, e poi passare alle viti in alto. Questi perni in plastica sono l’invenzione più ignorante che la citroen potesse fare e decidere di usare cosi massicciamente. Un delirio per me, tirarli via senza violentarli è difficile, e quindi spesso escono tutti storti e sderenati e non sai mai se una volta rimontati avranno la giusta tenuta come prima. Tolti tutti questi fermi il paraurti finalmente viene via per intero e ho potuto vedere che dietro c’erano una serie di altre piccole crepe non visibili da fuori.
Come si vede nelle foto qui sotto, sono stato molto fortunato, e ho capito perché spesso negli sfasci ci si trovano macchine quasi nuove con ammaccature si importanti ma che a vista non giudicherei mai da buttare. Il fatto è che a pochi cm dal paraurti si trovano spesso componenti di un certo valore che gia a 40km/h subiscono sicuramente forti danni. Subito dietro un paraurti appena ammaccato magari c'è il condizionatore rotto, intercoole da cambiare, radiatore motore bucato, sensori parcheggio e fari bionici sfasciati che portano il costo della riparazione quasi al valore della macchina stessa in vendita usata. Se avessi avuto altri 10km/h in più avrei battezzato il condizionatore piegando tutti i tubi che si vedono in foto!
Sostituire la barra a deformazione è molto semplice, basta allentare i tre bulloni per lato che la fissano al telaio della macchina e viene via facilemente, al massimo qualche mazzettata poi per far combaciare i fori della nuova barra per riavvitare i sei bulloni.
prima dopo
Poi ho tolto gli ultimi residui del faro sfracellato, e tirato giu qualche entità santificata per togliere il passaruota interamente fissato dai soliti perni in plastica. Molto facilmente si toglie anche la piccola parte finale della minigonna sul parafango, mentre molto più problematica è la parte decorativa in plastica davanti lo specchietto (foto in basso a destra) che non ne vuole sapere di sganciarsi facilmente.
Ho cominciato poi la parte più delicata del lavoro, togliere il parafango sganciando tutti i rivetti. Il punto più critico è il rivetto che si trova sotto lo scolo dell’acqua del vetro davanti, ci si trova a lavorare di trapano a pochi centimetri dal vetro.
Gli altri rivetti sono molto più facili da gestire, rognosi da togliere rischiando di allargare il foro della loro sede ma alla fine con un po’ di pazienza cedono. Una volta liberato il parafango da tutti i rivetti comincia a distaccarsi e rimane solamente da sbullonare gli unici tre dadi che lo fissano. Uno dietro la decorazione in plastica davanti allo specchietto, uno nascosto tra sportello e parafango stesso che si deve agire dall’abitacolo della macchina, e l’ultimo in basso nascosto dalla minigonna che si toglie abbastanza facilmente essendo ad incastro. Tolti questi bulloni finalmente il parafango viene via. A questo punto vedere la macchina ridotta un semi rottame fa un certo effetto… pensieroso ho sistemato tutti gli attrezzi, chiuso il box e ripreso il lavoro il giorno dopo.
Ho fissato il nuovo parafango nella miglior posizione possibile tramite il dado superiore e quello inferiore, poi ho cercato la corrispondenza dei fori da rivettare che, come al solito, non combaciava per niente. Con molta pazienza sono riuscito ad infilare il primo rivetto, quello più critico vicino al vetro e l’ho fissato, da li in poi il lavoro è stato tutto in discesa. Gli altri fori si sono facilmente allineati e in 20 minuti il parafango era pronto e fissato per intero.
La parte più difficile praticamente è finita, ho montato il nuovo faro (tre viti in tutto) e il passaruota. A questo punto manca solo di riposizionare il paraurti. Tramite delle fascette nascoste ho irrobustito le parti interne che si sono crepate, e fissato il baffo inferiore con delle nuove viti. Per finire ho passato almeno 40 minuti sempre in compagnia dell’entità santificate a cui mi sono rivolto minaccioso, per cercare di fissare tutti i perni in plastica e ferro che bloccano tutta la parte bassa del paraurti con il fondo piatto sotto il motore. Un delirio!
Lavoro finito e risultato soddisfacente. Il nero del novo parafango è leggerissimamente più scuro se lo si osserva con attenzione al sole, e il livello di lucido ottenuto (senza alcuna lucidatura a macchina) è appena appena diverso (si vede nella foto il riflesso), ma sono tutti dettagli che si notano cercandoli a 30/50cm di distanza, nel complesso l’aspetto della macchina è tornato più che dignitoso, certo rimane da sistemare ancora il cofano ma decisamente l'aspetto è migliorato.
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