Prova Africa Twin 2019 in off con Ugo Filosa

Nel lontano 2016, provai su asfalto l'Africa Twin appena presentata al mercato. Fu una prova solo su asfalto, ma tanto bastò per farmi innamorare della moto che, almeno per me, da subito la sentì come un guanto, misure perfette e elettronica molto collaborativa. Dopo tre anni si presenta la possibilità di provarla in pista su off, e per di più con la possibilità di girare in compagnia di Ugo Filosa, impossibile perdere l'occasione.

      

Faccio l'iscrizione e mi presento il sabato. Purtroppo la pioggia continua dei giorni precedenti, ha reso la pista una marmellata appiccicosa di fango. Appena arrivo vedo le codizioni pietose del terreno, vedo che chi prova a girare con il 450 fatica ad andare avanti, faccio due conti e, considerando la mano ancora dolorante dall'incidente, comincio a pensare di rinunciare, troppo rischioso e almeno un ora di attesa. Aspetto altri 5 minuti per fare un paio di foto e improvvisamente mi sento chiamare... posso girare subito, viste le condizioni del terreno nessuno vuole girare con 200kg di moto su fango, quindi scopro che non c'è fila da fare. Decido allora di provare, mi cambio e parto per il giro.

      

Da subito capisco che le condizioni sono ancora peggio di quel che sembrava da bordo pista, mi pianto subito nel fango. Con il GS col cavolo che mi sarei infilato in un terreno del genere. Poi però le cose cambiano, nonostante la stazza della moto, a differenza del GS, non sento mai, e sottolineo mai, il peso ingombrante. La moto va e si lascia mlatrattare. La mente, libera dallo stress del peso, si concentra tuta sulla guida che dopo pochi giri di pista, mi diverto a girare in derapate controllate. Dopo circa 30 minuti di giri nella parte bassa, sento di vestire la moto al meglio e tento la scalata alla parte alta della pista dove nessuno osa andare con le ciccione. Mi affianco a Filosa e chiedo se mi può accompagnare li su. Si parte, mi accorgo subito che quando chiedo gas alla moto qualcosa non va come dovrebbe, si percepisce l'intrusione dell'elettronica che modera, che cerca di limitare la perdita di aderenza. Perdo quindi i riferimenti, perdo lo slancio e alla prima salita mi blocco.

      

Le foto qui sopra mostrano lo stato della moto a fine giro, non servono commenti per capire che è stat dura in tutti i sensi, e sopratutto su una moto non mia ma da restituire intatta a fine giro. Il giro va avanti e comincia una lotta tra me, la moto e il controllo trazione che non collabora, interviene con la sua logica che non corrisponde a quello che mi aspetto o che mi servirebbe per salire le salita infangate. Mi fermo di continuo, il motore soffoca e la moto interpreta il terreno come vuole lei. Dopo un paio di salite fallite mi viene in mente di essere ancora più cattivo sul gas, comne normalmente non farei, ed allora cambia qualcosa. C'è un momento preciso in cui l'elettronica, dopo che ha cercato di fare il suo lavoro, probabilmente quando vede che la moto in realtà non va avanti e gli si chiede tutta manetta FISSA, c'è un momento preciso in cui si arrende, molla tutti i controlli e il motore ruggisce con tutti i cavalli che ha configurati in quel momento. Capito questo concetto, la guida in salita sul fango migliora di molto. La stanchezza però si fa sentire dopo circa 50 minuti di pista continui, su 200 kg si moto. Non mi riesce sempre di far capire alla moto che non deve rompere i maroni e che devo guidare solamente io. Mi blocco ancora su pantani marmellosi di fango infiniti fino a che la sbatto per terra spompato dalla fatica. Riprendo fiato e decido quindi di rientrare dopo aver tenuto la moto quasi un'ora su pista... la vociina saggia che dice di non esagerare consiglia un pò di riposo. Qui sotto il video della giornata, tanta esperienza messa in cantiere considerando che con il GS ho sempre evitato condizioni di fango cosi estreme.

La moto esce ancora vincente per me, vestita come un guanto in condizioni molto complicate, ancora una volta confermo che la porterei a cas subito se potessi. La curiosità adesso di confrontarla con il nuovo Tènèrè 700 sale, credo che quest'ultima facilemte potrebbe vestire e dare prestazioni ancora più alte di questa Africa.

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