Un giro tranquillo.... Finalmente

Dopo aver fatto un giro infernale, ho organizzato un giro tranquillo, un giro adatto ad un GS1200 gommato da strada. Praticamente enduro turistico senza pretese hard. Devo dire che ogni volta che abbasso i ritmi e dedico più tempo al posto in cui mi trovo, scopro sempre dei panorami incredibili che mi perdo tutte le volte che invece passo negli stessi posti con andature un pò più audaci, che non lasciano tempo alla distrazione.

     

clicca sull'immagine per ingrandire

 Una giornata particolarmente riuscita dove abbiamo incontrato un gruppo di contadinozzi, che appena ci ha visto, ci ha chiamato a gran voce per offrire vino, carne, acqua fresca, cocomero.... di tutto, ed erano appena le 11 di mattina, mitici. Un agnello inforcato in un girarrosto improvvisato con un motore di un tergicristallo arruginito attaccato ad una batteria da 12V a farlo girare sul fuoco...

     

clicca sull'immagine per ingrandire

Dopo aver approfittato dell'ospitatlità, abbiamo proseguito con andatura tranquilla, il GS anche se gommato stradale sull'asciutto andava su tranquillamente. Strade bianche, battute e ben visibili che costeggiano vallate verdi e ardenti gia alle 11 di mattina con quasi 30 gradi.

     

clicca sull'immagine per ingrandire

Verso Camporotondo però abbiamo incontrato un terreno più umido, nei giorni passati ha piovuto e qualche fagaia l'abbiamo dovuta attraversare. Li la gomma stradale ha colpito il GS che s'è steso per terra senza preavviso... ma i mitici cilindri sporgenti (che un pò invidio quanto a protezione) come sempre evitano che la moto tocchi terra con l'intero fianco con qualche possibilità in più di salvezza per tutte le parti estetiche di troppo.

     

clicca sull'immagine per ingrandire

Verso le 13 al rifugio Saifar abbiamo fatto una pausa per mangiare e cazzeggiare un pò all'ombra di un albero. Stare li a motori spenti, nel nulla delle montagne non ha paragone. Una pace assoluta, solo qualche campanaccio al collo di qualche mucca sparsa per la vallata, vero e proprio "enduro turistico" lo chiamo io.

      

clicca sull'immagine per ingrandire

Verso fine giornata, tornando sulle stesse tracce da cui siamo venuti, abbiamo di nuovo incontrato il gruppo di contadinozzi che non hanno perso l'occasione per offrire di nuovo tutto quello che avevano, compreso l'agnello che alle 11 di mattina era in cottura... ancora ne sento il profumo e il sapore in bocca... che goduria!

     

clicca sull'immagine per ingrandire

Non c'è niente da fare, l'enduro sia che sia "turistico leggero" o "hard" lascia sempre il segno e la voglia di ripetere e trovare ancora nuovi posti da vedere.

Non hai i permessi per pubblicare commenti

VAI AL NUOVO SITO... CLICCA SUL LOGO GEMINI31 IN ALTO A SINISTRA