Paramotore GIVI sul Ténéré

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La prima volta che vidi sul sito GIVI le foto del paramotore per il Ténéré, pensai che era terribile da vedere, e soprattutto costruttivamente poco efficace, non si capisce bene come è attaccato alla moto e peggio ancora, l'attacco posteriore non si vede proprio. La foto decisamente non aiuta a capire come è fatto. Cercando e ricercando in rete qualche altro prodotto con costi accettabili, mi sono poi imbattuto in altre foto di vari utenti che montavano questo GIVI, e ho capito che poteva essere interessante. A costi contenuti si protegge l’intera fiancata e non solo la parte bassa, o alta come ho potuto vedere in altri prodotti, che per la verità non sono neanche troppo protettivi in alto.

  

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 La cosa che mi ha convinto definitivamente all’acquisto, è l’aver vissuto e visto in diretta come i GS1200 siano protettivi quando cadono a terra con i cilindri sporgenti, una cosa che, tra i tanti difetti che vedo nei BMW, quella dei cilindri sporgenti invece la invidio veramente in caso di caduta. Questo GIVI è l’unico paramotore che arriva fin sotto al cupolino, e che all’altezza del ginocchio crea una sporgenza considerevole che funge un po’ come per i cilindri sporgenti sul GS1200, più avanti ci sono delle foto che documentano la cosa. Purtroppo ho dovuto attendere 2 mesi precisi per poter avere quello che avevo ordinato via web. Forse, e ripeto forse, GIVI per farsi perdonare ha inserito nel pacco un piccolo accessorio in più non richiesto, una sorta di plastica da fissare al tubolare che funge un po’ da tampone per evitare che si graffi facilmente il tubolare stesso. Che io sappia non è previsto compreso nel paramotore, mi piace pensare che sia stato un gentile omaggio da parte di GIVI (foto in basso a destra), cosciente del fatto che ci ha messo 2 mesi per consegnare il prodotto. Il paramotore è composto da 4 parti (foto in basso a sinistra) che si vanno a fissare su tre punti per lato sul telaio, cosi da dissipare su tre direttrici diverse eventuali colpi laterali.

  

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Si dovranno sostituire alcune viti e bulloni che devono essere più lunghi per compensare l’aumento di spessore degli attacchi del paramotore al telaio. Si tratta delle viti passanti che fissano il motore al telaio in basso, e quelle che fissano il cupolino subito dietro il faro.

  

  

  

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Apparentemente è facile da montare il tutto ma è un gioco ad incastro che non è detto che funzioni a dovere. Infatti il lato destro è stato facile da fissare, mentre quello sinistro è stato molto più problematico. Come si vede dalle foto qui sotto a destra, l’attacco al telaio nella parte posteriore è completamente fuori asse da una parte, mentre l'altro attacco è in posizione corretta. Questo problema se lo si sistema da una parte, si sposta su qualche altro attacco dato che il tutto è una sorta di domino da far coincidere.

  

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Dopo qualche maledizione, dopo essere stato costretto a modificare la posizione della centralina del faro, alla fine riesco a montare il tutto, e con soddisfazione vedo che quello che ho ottenuto è proprio quello che cercavo. La sporgenza che volevo ottenere all’altezza del ginocchio (a mò di cilindri sporgenti dei GS1200) c’è ed è molto più accentuata di quello che pensavo. Dalle foto qui sotto si vede che praticamente le mie ginocchia sono completamente coperte e protette dallo spessore del paramotore che è molto distaccato dalla moto.

  

  

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Spinto dalla curiosità ho fatto anche la prova del fuoco, ho messo a terra la moto per vedere che posizione assume messa su un fianco. Anche qui trovo quello che volevo ottenere, addirittura il manubrio non tocca terra, e c’è tutto lo spazio per non rimanere incastrati sotto la moto, cosa che mi è gia successa e per fortuna non ero da solo cosi sono stato tirato fuori da li sotto.

  

  

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Decisamente soddisfatto del risultato e della spesa tutto sommato molto contenuta rispetto ad altri prodotti meno protettivi. Dimenticavo un ultimo dettaglio importante, si aggiungono alla moto 6kg distribuiti però in maniera ampia, e non mi pare di percepirli in movimento.

  

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Aggiornamento 18/1/2013:

Primo salvataggio della moto da parte del givi avvenuto con successo... praticamente in partenza dal mio box di casa ho sbattuto a terra la moto. Immaginate la moto ferma sul cavalletto laterale, su terreno fatto di cemento liscio, dategli un calcio sulla sinistra per buttarla a terra dal lato opposto brutalmente e senza pietà... questo è quello che è capitato. Per quanto possa essere pensata per sopportare le cadute, il Tènèrè avrebbe sicuramente spaccato le plastiche della fiancata destra e messo a rischio manubrio e leva freno su un terreno cosi duro.

Invece si è sentito solamente il botto del ferro con il cemento durissimo, e niente più. Il manubrio non ha nemmeno toccato terra, tutto perfetto come da prove fatte. Ho rialzato la moto e con il sorriso me ne sono andato a lavoro....

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